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Sui caricabatterie Apple resiste alla pressione dell’UE

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Sui caricabatterie Apple resiste alla pressione dell’UE. I legislatori europei hanno infatti aperto un processo per fare in modo che si utilizzi un comune caricabatterie per tutti i telefoni cellulari. Il tentativo è andato avanti per diversi anni.

L’obiettivo è di alto profilo: aiutare a risparmiare pile di rifiuti elettronici e rendere le cose più semplici per i consumatori. Ma le difficoltà sono tante.

Le aziende come Samsung, Nokia, LG, Huawei – e Apple – hanno già aderito a iniziative volontarie di armonizzazione del caricabatterie. Tuttavia questo “accordo tra gentiluomini” non funziona con alcune parti, ovviamente.

La settimana scorsa c’è stato un incontro con le autorità europee proprio riguardo a questo aspetto. E’ stato proposto una proposta di legge. L’emendamento proposto afferma che la capacità di lavorare con caricabatterie comuni sarebbe un requisito essenziale per le apparecchiature radio se queste sono importate nell’UE.

L’emendamento potrebbe diventare legge. E così non sarà più una scelta delle aziende quale cavetto usare.

Il passaggio di Apple dai connettori a 30 pin ha infastidito alcuni clienti esistenti.

Questa nuova legge se introdotta potrebbe avere un impatto considerevole su Apple. Infatti l’azienda ha sempre favorito i connettori proprietari sin dall’inizio dell’iPhone.

Nel 2012, Apple è passata dal suo connettore dock non standard a 30 pin (causando un sacco di furore e spreco elettronico) a un connettore Lightning molto più ordinato e compatto. Una scelta diversa dagli altri che infatti non si è allineata a quella del settore con l’utilizzo del cavo Micro-USB.

Va detto però che il connettore Apple Lightning è stato effettivamente superiore in diversi modi.

Negli anni più recenti la USB Type-C compatta e reversibile ha iniziato a diventare uno standard di connettore alimentazione / dati (anche su laptop e tablet Apple) ma Apple sembra ancora che resisterà fermamente all’idea di usarlo sui suoi telefoni.

Anche se con gli ultimi modelli ha messo a disposizione una scelta per il consumatore e cioé quella di utilizzare degli adattatori.

Apple respinge la scelta dell’UE: così soffocano l’innovazione

La società ritiene che la regolamentazione che impone la conformità attraverso il tipo di connettore integrato in tutti gli smartphone reprima l’innovazione anziché incoraggiarla e danneggerebbe i consumatori in Europa e l’economia nel suo insieme.

Apple ha anche aggiunto che l’industria si sta già spostando sull’utilizzo USB-C, quindi la regolamentazione non era necessaria. La dichiarazione è continuata specificando Apple spera che la Commissione europea continui a cercare una soluzione che non limiti la capacità del settore di innovare.

Ma il passaggio a questo caricabatterie comune come il Type C sarebbe davvero costo per Apple. Si stima addirittura un costo di 1,5 miliardi di euro, superando i 13 milioni di benefici.

I funzionari della Commissione europea hanno deciso di riflettere ancora un po’ sull’attuazione di questa legislazione comune sui caricabatterie per telefoni cellulari come parte della Direttiva sulla progettazione ecocompatibile.

Lo studio sarà pubblicato alla fine di gennaio, o al più tardi agli inizi di febbraio con le proprie valutazioni di impatto sul caricatore comune del telefono che sono state rese un requisito legale.

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