Plurals una serie italiana neorealista innovativa su Amazon Prime Video

Amazon Prime Video porta Plurals in streaming sulla piattaforma, si tratta di una serie cross mediale originale italiana realizzata in formato 9:16, quello degli smartphone.

Si tratta di un formato innovativo per una serie che trascina lo spettatore nel mondo della generazione Plurals.

È la prima Smart Serie, un teen-drama composto da sette episodi che raccontano attraverso l’esclusivo formato video verticali capaci di creare ritratti che danno intensità, vicinanza e attenzione ai caratteri dei personaggi.

Arianna durante una festa ha un rapporto con un suo coetaneo, Teo. Nei giorni seguenti, un’ondata di pettegolezzi e commenti mettono in dubbio la legittimità del loro rapporto lasciando una domanda a cui rispondere: qual è il limite tra violenza e consensualità?

La serie Plurals la prima stagione in streaming su Amazon Prime Video

La prima stagione di Plurals si compone di 7 episodi. Plurals è una serie italiana che è disponibile in streaming su Amazon Prime Video dal 25 novembre.

Guarda il promo della serie Plurals – regia di Francesco Iezzi in streaming su Amazon Prime Video

Plurarls è un progetto innovativo dunque, che ha lo scopo di descrivere e prevenire i condizionamenti quotidiani cui sono esposti gli adolescenti,. La serie si focalizza in particolare sulle aspettative imposte alle ragazze, troppo spesso inquadrate ancora oggi in ruoli secondari che impediscono loro di sviluppare una sessualità libera e consapevole.

È questo conflitto, apparentemente banale, la radice di ogni forma di violenza di genere (dagli abusi fisici e verbali al revenge porn e bullismo) che Plurals vuole evidenziare, dimostrando come possa insinuarsi ovunque, anche nella normale vita di un gruppo di giovani di una tranquilla e remota cittadina di provincia italiana.

Ogni protagonista affronta vicende e difficoltà figlie del tempo offrendo una finestra su una delle realtà adolescenziali molto spesso incomprese o poco approfondite.

PLURALS vuole essere un racconto veritiero, privo di moralismi e preconcetti, che consente di esplorare con sguardo sociologico il rapporto tra adolescenza, vita digitale e reale.