Uno zombie appena morto mangia il cervello di un giovane, assorbendo i suoi ricordi e trovandosi così innamorato della fidanzata della sua vittima.
“Warm Bodies” è un successo letterario di qualche anno fa nato sulla scia del filone young adult-sovrannaturale.
Capitanato dalla temibile saga di “Twilight”,mostra come grazie alla forza dell’amore si può ribaltare la prospettiva e raccontare la lotta di uno zombie per tornare a sentirsi vivo.
Warm Bodies, ripropone in chiave inedita ed esplicita l’eterno mito di R(omeo) e Julie(t), sorprendendo per la sua capacità di mettere in scena con intelligenza, eleganza e senso dell’umorismo, quello che è un vero e proprio paradosso horror.
In Warm Bodies, R è un ragazzo in piena crisi esistenziale: è uno zombie.
Non ha ricordi né identità, non gli batte più il cuore e non sente il sapore dei cibi, il calore della pelle ma sente una forte voglia di vivere.
La sua capacità di comunicare con il mondo è ridotta a poche e stentate sillabe anche se, dentro di lui, sopravvive un intero universo di emozioni. Un giorno, mentre ne divora il cervello, R assaggia i ricordi di un ragazzo. Intreccia una relazione con la ragazza della sua vittima, Julie, e sarà per lui un’esplosione di colori nel paesaggio grigio e monotono che lo circonda.