Vi sveliamo tutta la verità sull’oro della Spagna, dove è tenuto al sicuro e se la storia vista nella terza stagione de La Casa di Carta 3 combacia con la realtà.
Un articolo pubblicato da El País qualche giorno fa si è chiesto se la descrizione della Banca di Spagna fatta nella terza stagione de La Casa di Carta corrisponda alla realtà o sia il frutto di una finzione cinematografica.
Se avete visto La Casa di Carta 3 avrete sicuramente pensato, ma è vera la storia della camera dell’oro di Spagna?
Oppure è tutto frutto della fantasia degli sceneggiatori?
Innanzitutto, le riprese del tentativo di rapina non si sono tenute nell’edificio della banca centrale spagnola. Se siete stati a Madrid ci sarete probabilmente passati davanti. L’edificio si trova in Calle de Alcalá, 48 a Madrid. Le riprese per ovvi motivi di sicurezza sono state fatte all’interno del Ministero dello Sviluppo del Paese.
La camera della Banca di Spagna in cui è conservato l’oro – spiega El País – è stata costruita poco prima della guerra civile spagnola, iniziata nel 1936. È grande 2.500 metri quadrati ed è situata in effetti, come viene detto nella serie, sotto terra, a 35 metri di profondità.
A sua difesa, ci sono diverse porte blindate: la più grande – e la prima a essere attraversata – pesa oltre 16 tonnellate, mentre le altre hanno un peso tra le 9 e le 14 tonnellate.
Nella Casa di carta 3 – forse per motivi di sceneggiatura – viene mostrata solo una porta blindata. Ma questo non è l’unico dettaglio che non corrisponde alla realtà.
L’acqua e il meccanismo di sicurezza
Nella serie si racconta che uno degli ostacoli maggiori per accedere alla camera in cui è conservato l’oro riguarda un particolare meccanismo di sicurezza. Nel caso di ingresso non autorizzato, la stanza con i lingotti viene completamente allagata, per rendere di fatto impossibile il trasporto dell’oro.
Secondo le informazioni fornite dalla Banca di Spagna a El País, questo sistema di sicurezza esiste davvero, ma non è come appare nella serie. La differenza principale è che ad allagarsi in caso di tentativo di rapina non è la stanza con i lingotti, ma quella d’accesso, che nella Casa di carta non compare nemmeno.
Questa sala è di fatto una vera e proprio “fossa”, ed è collegata con la camera dell’oro con un ponte retrattile. Il ponte può essere percorso solo da una persona alla volta. In caso di ingresso di ladri, questa stanza viene inondata da due corsi d’acqua sotterranei: «Il Las Pascualas, che scorre quasi a livello della superficie lungo il Paseo de la Castellana – scrive El País – e l’Oropesa, che scende lungo la via Alcalá e alimenta la fontana di Cibeles».
Secondo fonti della banca centrale spagnola, questo meccanismo di sicurezza non si è mai attivato.
I lingotti non sono banconote
Alcuni dipendenti della Banca di Spagna hanno inoltre raccontato al quotidiano spagnolo altre incongruenze nella serie tv.
In una scena, per esempio, si vedono alcuni protagonisti prendere in mano un paio di lingotti con estrema facilità. Ma si tratta di una cosa impossibile nella realtà.
L’oro è infatti davvero molto pesante. Non sappiamo quanto siano pesanti i lingotti nella Banca di Spagna. Ma si suppone che il loro peso medio superi i 10 chili, rendendo la loro maneggiabilità assai difficile.
Quindi nella terza stagione de La Casa di Carta in parte hanno replicato i dispositivi di sicurezza e altri aspetti legati all’oro della Spagna. In altri purtroppo, anche per motivi televisivi, il tutto è stato semplificato. E in qualche modo questo ha deluso diversi fans della serie.
Comunque non ci resta che attendere la stagione 4 de la Casa di Carta per vedere come continuerà la storia della banda di ladri.
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