Le app Philips Hue e Philips Hue BT presto si uniranno: a quanto sembra il team di Signify sta lavorando alla fusione delle due app.
L’utilizzo di due diversi tipi di connessione (bluetooth e bridge tradizionale) da parte dei prodotti Philips Hue ha portato alla creazione di due app di controllo separate.
Abbiamo appreso che dovrebbero presto fondersi per rendere la vita più facile per l’utente, così come per gli sviluppatori.
Philips era stata costretta a lanciare due applicazioni separate per il controllo dei suoi dispositivi Hue, dedicate alla casa connessa.
A breve invece avverrà la fusione di queste due applicazioni in una sola. Chiaramente, l’app Philips Hue BT dovrebbe presto scomparire a favore dell’app principale Philips Hue. Tutto poi si potrà gestire da quest’ultima app.
Ricordiamo che l’app Hue BT viene utilizzata per controllare le lampadine Philips Hue con tecnologia Bluetooth (introdotte sui prodotti Hue lanciati dal 2020), mentre l’app principale Philips Hue viene utilizzata per le luci gestite dal bridge tradizionale.
Philips Hue e Philips Hue BT: perché un’unica app?
La risposta è semplice: più comfort per l’utente e meno tempo perso per gli sviluppatori.
La presenza di due applicazioni affiancate è problematica, sia per l’utente che per i team di sviluppo di Philips e della sua filiale Signify.
Allo stato attuale, gli sviluppatori del gruppo devono infatti predisporre l’aggiornamento di due applicazioni in parallelo, con le complicazioni che questo può comportare per l’aggiunta di funzionalità… e il notevole carico di lavoro che ne deriva.
Anche per il consumatore finale, questa situazione non è l’ideale. Oltre alla confusione che può esistere tra le due applicazioni, alcuni utenti sono infatti costretti a passare regolarmente da un’app all’altra se la loro installazione mescola Bluetooth e bridge di connessione.
La fusione tra Philips Hue e Philips Hue BT dovrebbe comunque avvenire a breve.
L’aggiornamento previsto con la versione 4.11 dell’applicazione, lanciato di recente, non è stato ancora finalizzato. A quanto è trapelato, Philips vorrebbe quindi prendersi il tempo per modificare… e forse trovare una soluzione davvero pratica per le installazioni ibride, ma sui tempi, si dovrà ancora aspettare un po’.
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