Tecnologia

Tubi Tv: l’alternativa gratuita a Netflix

Tubi Tv è l’alternativa gratuita a Netflix, il gigante dello streaming. E nell’ultimo periodo il catalogo è cresciuto parecchio e gli investimenti supereranno nel 2019 il miliardo di dollari.

Tubi sta diventando sempre più grande e globale. E sta spingendo sia sulle acquisizioni di contenuti anche a livello internazionale.

Il catalogo dell’azienda comprende già oltre 12.000 film e serie televisive che chiunque può vedere gratuitamente. Il tutto è finanziato dalla pubblicità che ogni tanto interromperà la trasmissione dei contenuti, come la classica tv.

Il crescente interesse verso la piattaforma di Tubi viene soprattutto dagli Stati Uniti, da quando Netflix ha iniziato ad investire di meno nelle licenze di contenuti prodotti da terzi e ha puntato sulla produzione di contenuti originali.

Tubi Tv si è infilato in questo spazio e anziché prevedere un abbonamento, ha pensato di puntare su un servizio basato su annunci. Quindi gratis.

Tubi ha così superato i 20 milioni di utenti attivi ogni mese. E l’obiettivo è quello di continuare a crescere.

Nel febbraio 2019 Tubi ha firmato un importante accordo di distribuzione con NBC Universal, che include 400 episodi TV e film. E questo accordo si aggiunge a quelli che aveva firmato con Metro-Goldwyn-Mayer, Paramount Pictures, Lionsgate, Warner Bros., Studio 100, Shout Factory, Nelvana e DHX Media.

“Nel 2018 noi di Tubi abbiamo registrato un’enorme crescita da parte dei consumatori, affaticati dal pullulare di servizi in abbonamento da tutte le parti e servizi SVOD. E i consumatori hanno cercato così alternative di intrattenimento.
Continueremo a utilizzare i profitti per fare scommettere sempre più su nuovi contenuti, migliorando l’esperienza di visualizzazione e continuando ad alzare l’asticella in termini di qualità della fruizione del servizio. “


Farhad Massoudi, CEO di Tubi

Il servizio di streaming è al momento disponibile negli Stati Uniti e in Canada. Purtroppo il servizio non è ancora disponibile in Europa.

Dal sito ufficiale di Tubi Tv si può leggere che il servizio non è disponibile perché è ancora in corso l’adeguamento alla normativa sulla privacy.

Noi di Playblog pensiamo tuttavia che al momento la società si stia focalizzando sulla crescita negli Stati Uniti e il Canada e che la non disponibilità del servizio sia legata anche alla difficoltà di raccogliere le licenze dei vari prodotti nei vari stati europei.

Ma sicuramente se continuerà così il trend la società alle spalle di Tube Tv, si aprirà anche al mercato europeo. La società Adrise è riuscita a raccogliere 4 miliardi di dollari in capitale.

Oltre all’acquisizione di prodotti da terzi, il servizio streaming sta puntando a creare contenuti in proprio. E la società ha dichiarato che quest’anno investirà almeno un miliardo di dollari.

Ciò non basta, perché accanto al record di utenti mensili, Tubi ha registrato una crescita record nell’ultimo anno anche il tempo di visualizzazione. Gli utenti guardano oltre quattro volte la quantità di contenuti che guardavano nel 2018. Il servizio è stato particolarmente efficace dopo che Comcast ha incorporato Tubi TV in X1, il canale Internet inclusivo del gigante via cavo, a novembre.

Quindi il 2019 si conferma un anno interessante per i servizi streaming di contenuti visto che oltre a Netflix, Prime Video, Hulu e anche Tubi, arriveranno Disney, AT&T e Apple con i loro rispettivi servizi.

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