Google ha recentemente rilasciato i dettagli di un accordo transattivo da 700 milioni di dollari raggiunto con diversi procuratori generali statali all’inizio di quest’anno per presunte violazioni antitrust riguardanti il suo Play Store.
Dei 700 milioni di dollari totali, la società ha accettato di versare 630 milioni di dollari in un fondo di compensazione per i consumatori, un importo pari ad almeno 2 dollari per consumatore idoneo, che potrebbe ottenere di più in base alla spesa nell’app store dal 16 agosto 2016 al 30 settembre 2023, secondo l’accordo.
Il colosso della tecnologia verserà i restanti 70 milioni di dollari in un fondo che verrà utilizzato da tutti i 50 stati, dal Distretto di Columbia, Porto Rico e dalle Isole Vergini.
Inoltre, secondo un rapporto Reuters del 19 dicembre, Google ha accettato di semplificare la possibilità dei consumatori di scaricare app direttamente dagli sviluppatori. La società è stata accusata di aver addebitato prezzi eccessivi ai consumatori nell’app store attraverso restrizioni illegali sulla distribuzione di app su dispositivi Android e tariffe inutili per le transazioni in-app.
Il procuratore generale (AG) del Distretto di Columbia Brian Schwalb, che insieme a un gruppo di altri 52 AG ha portato il caso contro Google, ha definito l’accordo “una vittoria significativa” per decine di milioni di utenti Android a livello nazionale. “Per troppo tempo, le pratiche anticoncorrenziali di Google nella distribuzione delle app hanno privato gli utenti Android di scelte e li hanno costretti a pagare prezzi artificialmente elevati”, ha affermato.
Wilson White, vicepresidente degli affari governativi e delle politiche pubbliche di Google, ha dichiarato in un comunicato che la società è lieta di raggiungere un accordo. “Siamo ansiosi di apportare questi miglioramenti che aiuteranno a far evolvere Android e Google Play a beneficio di milioni di sviluppatori e miliardi di persone in tutto il mondo”, ha affermato.
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